In organizzazioni complesse e dall’organico numeroso è impensabile che il Responsabile Qualità da solo (salvo che per il proprio processo) possa svolgere autonomamente verifiche e audit interni. Occorre quindi sempre la presenza di un team di lavoro qualificato che possa condurre gli audit.
Quest’ultima funzione/servizio è ovviamente molto delicata all’interno dell’organizzazione e la scelta sui componenti del team di valutazione è naturalmente sempre oggetto di particolare attenzione, anche perché si tratta di investire su competenze e funzioni che eserciteranno il loro ruolo in un tempo medio-lungo in azienda. Occorre insomma un mix di conoscenze, competenze, ma anche di atteggiamenti e di ‘appartenenza’ che compongono un profilo non sempre facilmente individuabile all’interno. Si tratta tuttavia di investire in formazione, qualificazione, training e supporto al team di valutazione.
Gli audit interni devono essere svolti periodicamente su tutti i processi, questo implica un lavoro di coinvolgimento del team nella fase di pianificazione e anche poi ovviamente di realizzazione. Nella nuova norma UNI EN ISO 9001:2015, l’audit è inserito nel capitolo 9 – valutazione delle prestazioni. Al punto 9.2.1 la norma specifica come l’organizzazione debba condurre, a intervalli pianificati, audit interni al fine di ottenere informazioni e accertare se il sistema di gestione per la qualità è conforme ai requisiti dell’organizzazione e della norma stessa. La norma ISO 19011 “Linee guida per audit di sistemi di gestione” fornisce una guida circa la gestione di un programma di audit, la pianificazione e conduzione di un audit di un sistema di gestione, così come sulla competenza e valutazione di un auditor e di un gruppo di audit. Lo svolgimento di un corso di formazione e training periodici su questa linea guida, può essere un buon modo per approcciare alla formazione e alla crescita del team di valutazione interno.