Una delle finalità essenziali di un sistema di gestione è quello di dotare l’organizzazione di un sistema che riesca preventivamente a ridurre l’insorgenza di prodotti o servizi non conformi e quindi a generare una minore soddisfazione del cliente.
Già con le precedenti versi delle norme, ad esempio con le azioni preventive, gli audit e il riesame periodico ecc., esisteva un orientamento a tale approccio. Con la nuova norma questo diventa non solo esplicitato, a pervade tutti i processi del sistema di gestione qualità. Per questo si parla di integrazione dell’approccio per processi e non di sostituzione con il nuovo approccio.
Sebbene la norma (al punto 6.1) specifichi che l’organizzazione debba pianificare le azioni per affrontare i rischi, non vi sono particolari requisiti che obbligano le organizzazioni ad adottare un metodo piuttosto che un altro.
Il rischio – come abbiamo illustrato nel glossario – “è interpretato come ‘effetto dell’incertezza’ e dunque nella sua duplice accezione, negativa da un lato (minaccia), positiva dall’altro (opportunità)”. L’approccio corretto alla gestione dei rischi in un’organizzazione è quindi rivolto sia alle minacce che alle opportunità.
Inoltre la nuova norma, pur non obbligando in tal senso, sembra adottare un modello top down, modello che si ritrova didatticamente anche nella articolazione normativa e nella suddivisione dei capitoli. Scompaiono le azioni preventive, evidentemente sostituite dall’approccio sistematico e pervasivo di tutti i processi aziendali. Una valida linea guida è offerta dalla ISO 31000:2010.
Ecco i punti della nuova norma UNI EN ISO 9001:2015 in cui è richiamata la gestione del rischio:
4.1 Comprensione dell’organizzazione e del contesto
4.2 Comprensione delle esigenze e aspettative delle parti interessate
6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità
6.2 Obiettivi e pianificazione per conseguirli
7.1 Risorse
7.3 Consapevolezza
7.4 Comunicazioni
7.5.1 Informazioni documentate
7.5.3 Controllo dell’informazione documentata
9.3 Riesame di Direzione
10.1 Non conformità e azioni correttive